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Giurisprudenza



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La condizione ostativa al riconoscimento del diritto all’equa riparazione per ingiusta detenzione, consistente nell’avere dato o concorso a dare causa alla misura custodiale per dolo o colpa grave, opera anche nel caso di riparazione per sottoposizione a custodia cautelare in assenza delle condizioni di applicabilità di cui agli artt. 273 e 280 c.p.p.

Corte di Cassazione, Sezioni Unite Penali, Sentenza 27 maggio 2010 – 30 agosto 2010, n.32383

pubblicato in News il 06.09.2010 | Testo Integrale  

La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale parziale dell’art. 275, comma 3, secondo e terzo periodo, cod. proc. pen, nella parte in cui, in ordine ai delitti di cui agli articoli 600-bis, primo comma, 609-bis e 609-quater cod. pen., non fa salva l’ipotesi in cui siano acquisiti elementi specifici, in relazione al caso concreto, dai quali risulti che le esigenze cautelari possono essere soddisfatte misure diverse dalla custodia in carcere.

Corte Costituzionale, Sentenza 21 luglio 2010, n. 265

pubblicato in News il 26.07.2010 | Testo Integrale  

La sostituzione della pena detentiva con quella pecuniaria è consentita anche in relazione a condanna inflitta a persona in condizioni economiche disagiate, in quanto la presunzione di inadempimento, ostativa in forza dell'art. 58, secondo comma, L. 24 novembre 1981 n. 689, si riferisce soltanto alle pene sostitutive di quella detentiva accompagnate da prescrizioni.

Corte di Cassazione, Sezioni Unite Penali, Sentenza 22 aprile 2010 – 30 giugno 2010, n.24476

pubblicato in News il 05.07.2010 | Testo Integrale  

Nel caso in cui il P.M. riproponga richiesta di archiviazione all’esito delle nuove investigazioni disposte a seguito del mancato accoglimento della precedente richiesta opposta dalla persona offesa, il giudice può provvedere sulla stessa con decreto, senza obbligo di instaurare nuovamente il contraddittorio incidentale, qualora la persona offesa non abbia nuovamente presentato opposizione o quando quest’ultima risulti inammissibile.

Corte di Cassazione, Sezioni Unite Penali, Sentenza 27 maggio 2010 – 22 giugno 2010, n.23909

pubblicato in News il 28.06.2010 | Testo Integrale  

E' affetta da abnormità genetica o strutturale la sentenza di proscioglimento emessa dal G.i.p. a seguito dell’opposizione.

Corte di Cassazione, Sezioni Unite Penali, Sentenza 25 marzo 2010 – 4 giugno 2010, n.21243

pubblicato in News il 07.06.2010 | Testo Integrale  

La richiesta di misura alternativa, proposta ai sensi dell’art. 656, comma 6, c.p.p. deve essere corredata, a pena di inammissibilità, dalla dichiarazione o dalla elezione di domicilio del condannato prevista dall’art. 677, comma 2 bis, c.p.p.; tale obbligo non può essere assolto con modalità diverse da quelle previste.

Corte di Cassazione, Sezioni Unite Penali, Sentenza 17 dicembre 2009 – 19 maggio 2010, n.18775

pubblicato in News il 24.05.2010 | Testo Integrale  

Il mutamento di giurisprudenza, intervenuto con decisione delle Sezioni Unite, integrando un nuovo elemento di diritto, rende ammissibile la riproposizione, in sede esecutiva, della richiesta di applicazione dell’indulto in precedenza rigettata.

Corte di Cassazione, Sezioni Unite Penali, Sentenza 21 gennaio 2010 – 13 maggio 2010, n.18288

pubblicato in News il 17.05.2010 | Testo Integrale  

Le Sezioni Unite, chiamate a risolvere il contrasto in ordine alla possibilità di configurare o meno il reato di corruzione in atti giudiziari nella forma susseguente e non solo antecedente, hanno dato risposta affermativa.

Corte di Cassazione, Sezioni Unite Penali, Sentenza 25 febbraio 2010 – 21 aprile 2010, n.15208

pubblicato in News il 03.05.2010 | Testo Integrale  

Sono insuscettibili di utilizzazione nell’ambito di qualsiasi tipo di giudizio, compreso quello di prevenzione, le intercettazioni dichiarate inutilizzabili ex art. 271 c.p.p., così come più in generale tutte le prove inutilizzabili ex art. 191 c.p.p. perché acquisite in violazione dei divieti stabiliti dalla legge.

Corte di Cassazione, Sezioni Unite Penali, Sentenza 25 marzo 2010 – 9 aprile 2010, n.13426

pubblicato in News il 26.04.2010 | Testo Integrale  

Anche nel giudizio di appello (come in quello di primo grado) il dispositivo della sentenza deve essere letto in udienza dopo la deliberazione della sentenza. La mancata lettura del dispositivo impedisce il decorso dei termini per l’impugnazione ex art. 545, comma 3, c.p.p..

Corte di Cassazione, Sezioni Unite Penali, Sentenza 21 gennaio 2010 – 2 aprile 2010, n.12822

pubblicato in News il 19.04.2010 | Testo Integrale  

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